Il museo dei pupi nato in Piazza San Giuseppe ad angolo con via della Giudecca a pochi passi dal teatro dei pupi “Alfeo”, arricchisce l’offerta culturale cittadina e offre uno spaccato di storia aretusea (siracusana), e invita il visitatore attento a conoscere uno dei tanti aspetti culturali che l’isola di Ortigia offre. Inserito in un contesto di pregio quale il palazzo Midiri-Cardona, ripercorre attraverso l’esposizione di pupi, marionette, oggetti di scena e materiale scenografico i punti salienti della storia dei fratelli Vaccaro, famosi pupari siracusani.

La cittadinanza e i viaggiatori in visita nella nostra città avranno la possibilità di scoprire il museo nel quartiere ebraico, fra balconi barocchi, chiese paleo-cristiane e vicoli fioriti.

Da diversi anni il museo organizza visite guidate per singoli, famiglie, tour operator e singoli gruppi, mentre nel teatro situato nelle vicinanze è possibile vedere i pupi in azione. Nel museo i pupi aspettano i loro visitatori per far conoscere la favola di cartapesta e legno dei fratelli Vaccaro.

Orari di apertura:  

Dalle ore 11:00 alle ore 13:00

Dalle ore 15:00 alle ore 19:00

Tutti i giorni (esclusa la domenica)

Da 01 Marzo al 30 Novembre e dal 15 dicembre al 15 gennaio. 

Foto di proprietà dell’Associazione “La Compagnia dei pupari”, vietata qualsiasi riproduzione

1978/2018 QUARANT’ANNI DI STORIA E OLTRE

Diverse generazioni di pupari si sono alternate in questi anni di operosità nel campo dell’Opra dei pupi. Dagli albori della tradizione siracusana con la famiglia Puzzo siamo giunti ai fratelli Vaccaro per poi aprire nuovi orizzonti con l’avvento dei Mauceri. Anticamente la famiglia era il fulcro fondante di ogni tradizione dell’opera dei pupi dove tutto ruotava attorno a queste marionette armate. 

Dopo l’avvento della famiglia Puzzo, i Fratelli Vaccaro hanno riaperto il sipario sulla tradizione dei pupi coadiuvati dai membri della propria famiglia dal 1978 al 1995. Dalla morte di Alfredo Vaccaro, avvenuta il 13 febbraio 1995, per quattro anni i figli e i nipoti di Alfredo hanno trainato l’opera dei pupi di Siracusa con l’ausilio dell’associazione “Opera dei pupi Alfredo Vaccaro”.

La Famiglia Mauceri aveva preso le redini dell’Opera dei pupi a Siracusa dopo la chiusura della vecchia associazione nel 1999 e l’apertura dell’attuale associazione “La compagnia dei pupari Vaccaro-Mauceri”, avvenuta il 3 dicembre dello stesso anno, per iniziare un percorso professionale e filologico, traendo dall’operato dei loro predecessori solo gli aspetti positivi.

Nel 2019 l’associazione ha compiuto vent’anni di attività nei quali ha prodotto quaranta e più fra spettacoli e performance, con oltre 140 pupi realizzati nei propri laboratori. Tournée, rassegne, partecipazioni, pubblicazioni. L’Associazione si è mossa su molti fronti per far conoscere la tradizione dell’opera dei pupi di Siracusa, ottenendo inoltre il riconoscimento di “Teatro di figura di rilevanza nazionale” dal Ministero dei Beni Culturali. 

Nel 2020 alcuni membri hanno scelto di intraprendere percorsi artistici personali e oggi l’associazione “La Compagnia dei pupari” continua il suo operato sotto l’egida di Alfredo Mauceri che dalla morte del nonno materno, di cui porta il nome, è stata la mente creativa e il volano dietro i successi finora ottenuti. Tassello dopo tassello ha costruito un mondo magico, senza mai tralasciare di far conoscere la favola di cartapesta e legno dei fratelli Vaccaro.

L’OPERA DEI PUPI

L’opera dei Pupi, il teatro delle marionette armate, nasce in Sicilia nella prima metà del XIX secolo e riscuote da subito grande successo tra le classi popolari. I pupi rappresentano storie della letteratura cavalleresca medievale e rinascimentale. Ci sono diverse “scuole” in Sicilia che rappresentano in modo diverso l’arte dei pupi: Palermo, Catania e Siracusa. Le tre scuole differiscono per dimensioni e fattezze dei pupi, uso dei colori nella realizzazione dei fondali, oltre a differenze nella recitazione e nei testi. I teatri sono principalmente imprese a conduzione familiare tramandate di generazione in generazione. Esperti artigiani di famiglia si dedicavano all’intaglio, alla pittura e alla fabbricazione delle raffinate marionette. Gli spettacoli di pupi venivano rappresentati con vicende cronologicamente legate di sera in sera.

Questo tipo di teatro riflette il sentimento di appartenenza dei siciliani e la loro consapevolezza di un’identità comune. Sfortunatamente dopo gli eventi bellici e la successiva ripresa economica  misero crisi i pupari. Il progresso tecnico ha allontanato molti siciliani da queste esibizioni che hanno trovato un nuovo pubblico nei viaggiatori in visita. 

Fortunatamente l’Opera dei Pupi è sopravvissuta e ancora oggi fa sognare giovani e vecchi.

All’interno del museo è possibile consultare gli archivi storici dell’Associazione. Essi comprendono:

> La biblioteca

Oltre trecento testi sul teatro dell’opera dei pupi, sulla Sicilia e sulle tradizioni.

> Una emeroteca 

Articoli giornalistici dal 1978 ad oggi.

> Videoteca

Una raccolta di video storici sui pupi

e altro materiale sempre consultabile all’interno del museo.